Circa 400 000 anni fa l’uomo imparò gestire (e creò) il fuoco. Questa capacità insieme a saper cacciare animali e adattarsi all’ambiente, consentì all’uomo di poter emigrare in altre zone (come Asia ed Europa) e colonizzare gran parte delle terre.

PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE?

Perché grazie al fuoco, l’uomo poté illuminare le caverne, cuocere cibi, riscaldarsi e allontanare i predatori.

QUALI CONSEGUENZE EBBE LA SCOPERTA DEL FUOCO?

Il fuoco fu una grande scoperta per l’uomo: infatti esso consentì per esempio le prime pitture rupestri (quindi la nascita dell’arte) e fece sì che i gruppi si riunissero attorno al focolare per consumare i pasti.

IN QUALI MODI PUO’ ESSERE OTTENUTO?

Ai tempi della Preistoria i metodi per creare una fiamma erano due: per sfregamento o per percussione. Nel primo caso si usano due legnetti intrisi di materiale infiammabile per far sì che non prendano fuoco, e, sfregandoli fra loro usciva una fiamma. Nel secondo si battono due pietre in modo da far uscire una scintilla. Anche i raggi solari, focalizzati in un unico punto da una lente, possono creare una fiamma.

CURIOSITA’

  • Il fuoco fu un grande alleato per l’uomo primitivo: per il suo fascino ipnotico fu divinizzato ed ebbe nei miti o nelle religioni antiche un ruolo sacro. Anche per i filosofi greci era una delle quattro essenze che costruivano il mondo (le altre sono terra, acqua e aria).
  • La possibilità di cuocere il cibo modificò anche l’aspetto dell’uomo: la mandibola diventò più piccola, dovendo macinare carni più tenere.
  • Inizialmente l’uomo osservò il fuoco come un fenomeno naturale ( ad esempio un fulmine che cade su un albero e lo infiamma)
  • Tutti gli animali sono intimoriti dal fuoco (alcuni di più, altri di meno): anche l’uomo dovette superare un’iniziale paura

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