Di Giada S.

Si tratta di fiammelle solitamente di colore blu, e probabilmente molti di voi non l’avrà nemmeno sentito nominare. Si possono trovare in luoghi come paludi, brughiere, stagni e anche cimiteri. Infatti in alcune credenze popolari occidentali erano interpretati come manifestazione di spiriti di morte, in particolare anime dannate. Il periodo migliore per osservare questo fenomeno sarebbero le sere caldi di agosto.

Miti e leggende sui fuochi fatui sono numerosi. Nell’antichità si pensava fossero simbolo dell’esistenza di anime. Altre popolazioni (specialmente nordiche) pensavano che seguendoli si potesse trovare il proprio destino. (Come ad esempio nel film Ribelle – The Brave).

L’origine di questo fenomeno si basa sull’ossidazione del fosfano e metano, prodotto dalla decomposizione anaerobica del carbonio organico, che può provocare una luce splendente dovuta a cheminuliscenza.

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