Il Vasa (o Wasa) era un vascello svedese dotato di 64 cannoni, 3 alberi e 10 vele, costruito per il re Gustavo II Adolfo di Svezia tra il 1626 e il 1628. È alto 52,5 metri e lungo 69 metri. Era destinato a diventare il simbolo della potenza militare della Svezia che in quel periodo era coinvolta nella Guerra dei Trenta Anni (una delle più complesse guerre tra cattolici e protestanti). Per il progetto fu chiamato l’olandese Henrik Hybertsson, un esperto nella costruzione delle navi, che, però, morì prima dell’ultimazione del vascello. Fu chiamato, quindi, il suo assistente Henrik Hein Jacobsson, che la costruì secondo lo stile olandese, con uno scafo poco profondo ed una base piatta. Il vascello, tuttavia, si rivelò molto instabile a causa di un errore di progettazione e affondò nel porto di Stoccolma, dopo aver percorso poco più di un chilometro (1300 metri, circa 15 minuti di navigazione). Forse a causa di alcune folate di vento, il vascello perse di stabilità. La prima folata fece inclinare il vascello, ma il timone riuscì a raddrizzarla, purtroppo però non riuscì a far la stessa cosa con la seconda folata di vento che inclinò il Vasa talmente tanto che l’acqua entrò dai portelli dei cannoni che il capitano del vascello (Söfring Hansson) aveva fatto lasciare aperti per magnificare il vascello, cosicché la nave sprofondò in brevissimo tempo, adagiandosi a circa 32 metri di profondità. La maggior parte dell’equipaggio si salvò aggrappandosi a uno dei 3 alberi o ad un oggetto galleggiante, riuscendo ad arrivare alla terra ferma. Per poco si salvò anche il capitano del vascello, che si era impigliato in una rete (riuscì, poi, a liberarsi e ad arrivare a galla) e il suo vice, l’ammiraglio Erik Jonsson, che al momento del naufragio si trovava nel ponte inferiore per controllare che i cannoni fossero saldamente legati. Fu colpito da uno da uno sportello di legno in testa quando cercò di risalire, ma si salvò lo stesso. Nonostante la maggior parte dell’equipaggio si sia salvato, sono morte almeno 30 persone (sono stati ritrovati 15 scheletri). Dopo secoli di oblio, la nave è stata recuperata e oggi è custodita nel Vasamuseet di Stoccolma, il museo più importante del Paese. Il Vasa è un reperto straordinario perché è l’unico al mondo che dal XVII secolo si è conservato in buono stato fino ai nostri giorni, grazie al fatto di essere affondato in acque molto fredde e, quindi, prive di taredo navalis, molluschi che si nutrono del legno dei relitti. Più del 95% dei pezzi che compongono il Vasa sono originali. Grazie al ritrovamento di questo vascello, si riescono a capire le tecniche ingegneristiche dell’epoca.