APE:
Nome: Ape europea
Nome scientifico: Apis mellifera
Dimensioni: Da 1 a 1,5 cm di lunghezza per le api operaie, fino a 2 cm per la
regina
Caratteristiche fisiche: Torace marrone “peloso”, addome giallo e nero
Comportamento: l’ape non è aggressiva, non attacca gli esseri umani, a meno che questi non mettano a rischio a loro vita. L’ape attacca l’intruso lasciando il pungiglione nel suo corpo, il che significa che dopo la puntura l’ape muore.
Dove vive: È la specie di ape più diffusa al mondo, originaria del cosiddetto
“vecchio mondo” e introdotta successivamente anche in America e Australia. Si sono adattate a moltissimi habitat diversi: nel nostro Paese si trova ovunque, da spiagge e pianure fino in alta montagna.
Quante ce ne sono: è difficile stimare quante api selvatiche ci possano essere nel nostro Paese, ma considerando solo quelle allevate per scopi commerciali si contano circa 1,1 milioni di alveari, ciascuno di questi può contenere fino a 50.000 esemplari. Purtroppo nel 2019 in Italia sono andati perduti più del 25% degli alveari…
Pericolosità: quasi nulla, senza contare i casi di soggetti allergici, anche se per questi, il rischio di venir punti è molto basso, considerato quello che abbiamo detto prima.

VESPA:
Nome: Vespa comune
Nome scientifico: Vespula vulgaris

Dimensioni: 1,5-1,7 cm di lunghezza, che possono arrivare a 2 o addirittura a 3 nel caso della regina.
Caratteristiche fisiche: L’addome è giallo e nero come quello dell’ape, ma con colori più brillanti e un pungiglione più pronunciato. Il torace è nero, con qualche macchia gialla.
Comportamento: è un insetto eusociale, come le api. La regina depone le uova, e domina la colonia; al contrario delle api, le vespe non si nutrono di polline ma di semi, frutti, polpa di legno e persino le api.
Dove vive: in montagna, al mare, in città e in campagna, ovunque ci sia una
temperatura superiore ai 2 °C. È diffusa in tutto il mondo.
Quante ce ne sono: anche qui è impossibile stimare un numero; però è
considerata tra le specie meno in via d’estinzione.
Pericolosità: Rispetto alle api è un insetto tendenzialmente più aggressivo, e soprattutto la sua puntura non ne causa la morte. Questo non significa che le vespe attacchino l’uomo di loro spontanea volontà, ma semplicemente che se si sentono minacciate non esitano a pungere.

BOMBO:
Nome: Bombo
Nome scientifico: Bombus terrestris
Dimensioni: Da 1,5 a 2 cm per le operaie, fino a 3 cm per la regina.
Caratteristiche fisiche: Il bombo è un parente dell’ape e a prima vista le
assomiglia molto (torace peloso, addome giallo e nero). Ha però una sottile
peluria anche sull’addome, e rispetto a un’ape il suo corpo è più “tondo” e meno allungato.
Comportamento: anche lui è un insetto eusociale, ed è un impollinatore. Al
contrario dell’ape, il bombo, pungendo qualcosa non muore, ed è per questo che si fa meno problemi a pungere l’intruso se il suo nido è in pericolo. Però anche lui preferisce non pungere se può evitarlo.

Quante ce ne sono: Come le api, anche i bombi sono in declino in tutto il
mondo: in Europa i loro numeri sono crollati del 17% nel giro di un secolo, e in America addirittura del 50%.
Pericolosità: Vale lo stesso discorso fatto per le api: un bombo non ha alcun
motivo di attaccare un essere umano, e se lasciato in pace non punge. Il veleno che hanno nel pungiglione è simile a quello delle api, per cui vale lo stesso discorso fatto prima: l’unico rischio è per i soggetti allergici che rischiano lo shock anafilattico.

CALABRONE:
Nome: Calabrone
Nome scientifico: Vespa crabro
Dimensioni: Da 2 a 2,5 cm, che diventano 3,5 cm (con picchi fino a 5 cm) nel caso della regina.
Caratteristiche fisiche: La colorazione di torace e addome è simile a quella di api e bombi, ma con un giallo più marcato e un capo giallo-rossastro come le ali. Il modo migliore per distinguerlo dagli insetti impollinatori è fare caso alle sue dimensioni: come tutte le vespe e vespule, il calabrone è tendenzialmente più grosso (e più rumoroso quando vola) di api e bombi.
Comportamento: simile a quello della vespa comunque, ma il calabrone è
tendenzialmente più timido, e raramente si avvicina a un essere umano: se
disturbato preferisce fuggire o nascondersi.
Dove vive: In tutto il mondo, anche se è originario dell’Europa è arrivato fino in Giappone e in Nord America. Prediligono zone alberate dove possono avere facile accesso al cibo.
Quanti ce ne sono: sempre di meno, in diversi Paesi europei, per esempio la Germania (ma non l’Italia), sono considerati specie protetta. La causa del loro declino è la distruzione costante dei loro nidi, erroneamente considerati un pericolo da eradicare.
Pericolosità: bassissima, come per tutte le specie citate qui: a meno che non li si vada a disturbare nel loro nido, i calabroni tendono a ignorarci, perché non hanno alcun motivo per attaccarci. La loro puntura è comunque dolorosa, e venire punti molte volte in breve tempo (per esempio se si è disturbato un nido) può mettere in circolo una quantità di veleno tale da richiedere un intervento medico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.