Mentre in Italia si stava formando la cultura artistica romana, in Cina veniva realizzato l’Esercito di terracotta, formato da 8000 statue, grandi quanto un uomo, ma tutte con caratteristiche differenti. Li accomuna una cosa sola: sono tutte poste a guardia della tomba dell’imperatore cinese Qin Shi Huang.

I primi frammenti dell’Esercito di terracotta furono trovati da Yang Zhifa, un contadino che nel 1974 scavò un pozzo ai piedi del monte Li, nella contea di Lintong. Egli trovò la testa del primo dei migliaia di guerrieri di terracotta, talmente realistica da restarne terrorizzato.

Curiosità:

  • Nell’Esercito di terracotta non ci sono soltanto guerrieri: sono presenti anche 100 carri e 600 cavalli, tutti in terracotta con inserti in bronzo.
  • Lo scavo è composto da tre grandi fosse: la prima (e anche la più grande) presenta 2000 statue (anche se si pensa che ce ne siano 4000 ancora sepolte)
  • Le 8000 sculture in terracotta (gli storici non sono sicuri che le statue siano realmente 8000, in quanto gli scavi sono ancora in corso) sono state realizzate da ben 700.000 operai in circa 40 anni. L’intero complesso funerario doveva coprire un’area di 90 kmq.
  • Tutte le statue di terracotta sono state dipinte con tinte vivaci che riproducevano il colore della pelle e quello degli abiti che si usavano nel III secolo a.C. Purtroppo la pellicola pittorica è molto delicata e si sfalda pochi minuti dopo l’estrazione della statua di terracotta. Grazie, però, all’uso di prodotti fissativi le statue ritrovate negli ultimi anni hanno potuto mantenere le loro colorazioni originali.
  • Alcuni guerrieri di terracotta hanno armi vere realizzate in bronzo, ancora in ottimo stato di conservazione.
  • In tutte le 8000 statue in terracotta non vi sono due soldati identici. L’espressione realistica del volto rende unico ogni guerriero.

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